mercoledì 10 giugno 2009

DATEVI UNA MOSSSA A SINISTRA.....

Oggi alle 17.16
"Dire che un’ azione fortemente necessaria è politicamente o socialmente impraticabile è la prima (e talvolta unica) difesa di chi si oppone al cambiamento” (John Kenneth Galbraith:La Buona Società)"

La SINISTRA si vegli: è finito il tempo delle ideologie; adesso è il tempo del giudizio pratico
Il cammino verso la vittoria dei giusti è già cominciato: la sconfitta numerica e percentuale di un pericoloso nemico, la Destra piduista, coi suoi alleati ex fascisti e leghisti, che sta calpestando tutti i principi fondamentali su cui poggia la Costituzione della Repubblica italiana, una e indivisibile, che le Sinistre professano e difendono. Il cavaliere, che a queste elezioni attribuiva il valore politico di un plebiscito a suo favore non potrà più dire che è stato votato dalla maggioranza degli italiani e gli si potrà continuamente contestare la verità. Che è questa: egli rappresenta solo un' esigua minoranza dell’ elettorato che lo vota perché faccia i suoi interessi.Lo stesso dicasi della Lega, che, nonostante la crescita percentuale, in moltissimi comuni ha perso moltissimi consensi numerici.

E’ ora che la Sinistra si svegli perché qualche migliaio di incapaci e corrotti politici (di destra-centro-sinistra) e amministratori pubblici (del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole) per difendere meschini interessi personali o delle conventicole che li sostengono, stanno svilendo lo spirito degli italiani, facendo perdere loro l’ orgoglio e la voglia di appartenere a questo benedetto paese Paese cui madre natura ha dato TUTTO quello che serve per essere la Patria ideale.
L’ elevato astensionismo ne è la conferma. .

Qualcuno, riferendosi all’ Amministrazione dello Stato grossolanamente, parla di Azienda Italia e vorrebbe in Politica applicare i propri metodi di amministrazione aziendale: sono spesso degli imprenditori (o loro accoliti politici) che solo un complesso di leggi amiche ha spesso salvato dal fallimento o dalle patrie galere
Altri invece, correttamente, di Sistema Italia, ossia di un complesso geopolitico dinamico con una missione cui riferirsi per affrontare gli innumerevoli problemi interdipendenti da risolvere per riportare l’Italia nel novero delle Nazioni sviluppate del 1° mondo.

La soluzione dei problemi politico-sociali , dai più semplici ai più complessi, è insita nella chiara e completa presa di coscienza di essi, nell’ analisi razionale dei fattori che li configurano, nella corretta valutazione dell’ incidenza e influenza di ciascuno di essi sia nei rapporti reciproci sia nella/e soluzione/i efficiente/i.

Ecco, di seguito, cosa è necessario:

Primo: prendere preventivamente coscienza di cosa è il Sistema Italia. nel contesto geopolitico europeo e mondiale attuale e, per quanto possibile, del prossimo futuro e, quindi, quali missioni deve perseguire. E’ un paese culturalmente avanzato? quali punte d’ eccellenza e carenze possiede? E’ un paese industriale d’ avanguardia o un paese ad alta densità di servizi di elevato livello o un paese ad economia mista ? e in ogni caso cosa privilegiare e con quali proporzioni?

Secondo: ricercare le cause che non consentono a questo Sistema di essere effettivamente efficiente. E’ adeguata la sua struttura politico amministrativa in relazione all’ efficienza richiesta dall’ attuale contesto politico europeo e mondiale? Un’ analisi dell’ inefficienza della macchina politico amministrativa ci porta a vedere come essa sia causa fondamentale dell’ eccesso di spesa pubblica, della voragine del debito pubblico, dell’ eccesso di burocratizzazione delle decisioni a qualunque livello. La soluzione non è il federalismo ma un forte centralismo con la riduzione del numero delle Regioni a 10-12 (qualcosa del genere li trova in uno studio delle fondazione Agnelli del 1990),

l’ eliminazione di uno dei 2 livelli amministrativi periferici (Povince? Comuni?), l’ accorpamento dei piccoli comuni in realtà demografiche più consistenti e il decentramento amministrativo (come già previsto dalla Costituzione) secondo le regole del PPBS (programming-planning-budjeting system). Ossia:
a- lo Stato dirama le linee programmatiche generali di politica di governo;
b- le regioni, preso atto delle esigenze periferiche, inoltrano al centro le esigenze in ordine di priorità;
c- lo Stato attribuisce a ciascuna regione i fondi secondo le esigenze e disponibilità e la pertinenza con le linee programmatiche.

Terzo: adeguare il sistema di reti, l’ ossatura centrale del quale dovrebbe essere pianificata, finanziata e controllata a livello centrale mentre alla periferia (regioni) dovrebbe essere affidato il rimpolpamento coordinato di esso secondo direttive centrali, nel contesto del sistema Italia .

Quarto: armonizzare il sistema preposto alla sicurezza correggendo l’ eccesso di dispersione in troppe istituzioni delle forze ad esso addette e attualmente dipendenti contemporaneamente da più ministeri anziché da un’ unica istituzione responsabile.

Quinto: rendere più giusto il sistema fiscale.

Sesto: rendere più efficiente il welfare.

Settimo: affrontare realmente la crisi economica con:

a-Misure immediate:

- È necessario aumentare il potere d‘ acquisto delle masse con un aumento delle retribuzioni più basse ed una parallela riduzione del prelievo fiscale sulle stesse ed un controllo dei prezzi al consumo e delle tariffe(onde evitare l' incremento dell' inflazione). Dove prendere i fondi? Per i pubblici dipendenti, i dipendenti delle aziende private ed i pensionati nell’ aumentato gettito fiscale dovuto all’ inflazione e con un più severo controllo dell’ evasione e dell’ elusione fiscale; per i liberi professionisti in un’ appropriato ricalcolo degli oneri e delle detrazioni.
- È necessario non ridurre la pubblica occupazione né contrarre la spesa pubblica (ogni riduzione dell’ occupazione e contrazione della spesa pubblica hanno effetti recessivi) ma renderle più efficienti. Ciò richiede la ristrutturatone di Enti o attività pubbliche, avviandole verso finalità virtuose in linea con quella che dovrebbe essere la politica economica nazionale I fondi: quelli previsti dall’ attuale finanziaria nei vari settori d‘ interesse.
- È necessario sostenere le imprese, quali che siano le loro dimensioni, con interventi finanziari tesi ad un loro sviluppo nel quadro dell’ innovazione organizzativa e di prodotto, ricordando che le grandi Imprese assieme ad una Pubblica Amministrazione efficiente sono la ricchezza di una Nazione, mentre le medie e le piccole ne sono lo specchio.

b- Misure pianificate

- È necessario attivare un potente e convincente programma di Opere Pubbliche teso a potenziare il sistema di reti, nell’ ambito di un indirizzo di sviluppo del Paese inteso come Sistema Unitario che gode di una felice posizione nel Mediterraneo sia dal punto di vista Geopolitico sia Climatico-Ambientale sia Storico-Culturale sia Industriale. I fondi? Potranno essere pubblici (se è necessario, si vendono i gioielli di famiglia) e privati e la loro sufficienza dipenderà dalla chiarezza del programma e dalla stimolante spinta all’ investimento conseguente ad una convincente opera di comunicazione e persuasione.
- E' necessaria una efficace riforma della forma dello Stato(come già detto), con una riduzione delle Regioni , con l' applicazione del PPBS (programming-planning-budgeting system) nella formulazione della Politica economica

E in attesa di commenti e critiche , mi fermo quì.