venerdì 6 febbraio 2009

Chi sono i Democratici Liberali:





Donne e Uomini Liberi d’Azione
Cittadini comuni che vogliono:
• Ambiente come risorsa da tutelare e razionalizzare con politiche innovative e parametri di qualità.
• Amministrazioni e Aziende pubbliche di eccellenza e competitive anche attraverso la modifica strutturale dei criteri di assunzione, con formazione post assunzione e inserimento progressivo nei ruoli; formazione continua in carriera e promozioni con criteri verificabili, meritocratici e premiali su obiettivi raggiunti ma con sanzioni fino al licenziamento per fatti gravi.
• Appalti pubblici e capitolati generali con leggi di regolazione di tipo anglosassone.
• Contrastare il dumping produttivo, le degenerazioni del capitalismo finanziario, l'esplosione di bolle speculative (enfatizzate dalla gestione bancaria dei mutui subprime) che minacciano la struttura delle società in cui viviamo con l'affermazione di nuove regole, di un nuovo diritto universale che disciplini i mercati finanziari.
• Concorrenza: ampliamento dei poteri per gli organismi antitrust e inserimento nel Consiglio degli stessi di rappresentanti delle associazioni operanti nel consumerismo.
• Dimezzare il numero dei rappresentanti politici nelle istituzioni e negli enti pubblici: una sola camera e il rafforzamento del Capo del Governo.
• Enti e società a proprietà pubblica: eliminare quelli inutili, e inserire un nuovo occupato ogni tre che vanno in pensione nel pubblico impiego.
• Europa Federale dotata di una costituzione e con poteri autonoma su difesa,sicurezza,diritti sociali e allargata a tutti i paesi democratici.del continente.
• Sistema Fiscale Federale e solidale per favorire l’ammodernamento e la crescita del sistema paese, basato sul rigoroso controllo dell’evasione e un abbattimento di 10 punti della pressione fiscale.
• Giovani: ascoltare, dare speranze, premiare i meritevoli dando loro strumenti di crescita e favorire l’inserimento, ultimi anni delle superiori e dell’ universita’, nelle aziende.
• Immigrazione considerata come risorsa cruciale per lo sviluppo a condizione che sia disciplinata e stimolata l’integrazione reale.
• Imprese stimolarne la crescita anche dimensionale mediante norme che favoriscono l’integrazione operativa di quelle piccole e medie e lo sviluppo di tutte sullo scenario mondiale.
• Libere professioni promuoverne la crescita con leggi premiali di lungo periodo e riduzione prelievo fiscale.
• Laicità: come disponibilità a condividere un terreno comune di valori in cui possano riconoscersi sia quelli che si richiamano ai principi religiosi, con eguale dignità tra le diverse dottrine, sia coloro che aderiscono a posizioni non religiose, con distinzione e reciproca autonomia tra le due sfere. Universalità della persona umana che attraverso la ragione regolamenta i rapporti sociali e rispetta la libertà di coscienza nei confronti di correnti di opinione, ideologie, partiti e Stato.
• Legalità: la garanzia del fermo rispetto alle norme considerata come il primo e non negoziabile fondamento per la realizzazione di una vera società democratica (stato di diritto effettivo) e conseguente perseguimento di tutte le politiche atte ad azzerare i comportamenti illegali diffusi (dalle norme fiscali al codice della strada o alla sicurezza sul lavoro.
• Legge elettorale che permetta agli eletti di governare garante dell’alternanza programmatica , con sbarramento e collegi piccoli
• Liberalizzazione dell’iniziativa economica, pubblica, privata e delle libere professioni.
• Qualità progettuale per innovare, competere ed aggregare, facendo sistema, l’attuale frammentazione. Rafforzando così l’eccellenza e i settori emergenti.
• Ricerca e innovazione :promuoverne un effettivo sviluppo attraverso una politica che porti le risorse impiegate almeno al 3% del PIL valorizzando la ricerca scientifica, la scuola pubblica e i brevetti
• Scienza: Autonomia della ricerca scientifica considerata nella sua qualità di processo sem . pre aperto ma anche attenta disamina degli abusi che possono derivare dallo sfruttamento Tecnologico e commerciale delle scoperte da parte dei partiti, gruppi economici, opinion Leader.e quindi da regolamentare anche nel rispetto delle varie forme fideistico-religioso
• Sicurezza: certezza della pena e situazione carceraria più umanizzata creando nuovi carceri
• Università private: settore economico e specialistico per necessità produttive con corsi finalizzati anche alla formazione per la Amministrazione Pubblica.
• Welfare: migliorare e fare applicare le attuali leggi per gli svantaggiati con esperienza e professionalità abbassando a 40 anni la fascia di protezione seguendo il modello danese.

Per realizzare e soddisfare queste esigenze c’è bisogno innanzitutto di: Una effettiva DEMOCRAZIA e più GIUSTIZIA per promuovere la reale UGUAGLIANZA e approdare nella società ” Libera e dei Giusti”.
Dobbiamo prima di tutto comprendere come le istituzioni possano essere più giuste per garantire fiducia, rispetto della legalità da parte di tutti i cittadini che si devono sentire “eguali” per sentirsi cittadini tutelati e garantiti dalle leggi, come afferma nelle proprie tesi John Rawls, promotore di un liberalismo egalitario e con un’idea di giustizia concepita come strumento di equità. I cittadini non possono aver fiducia nelle Istituzioni anche le più avanzate se a rappresentarli ci sono persone condannate e se l’illegalità è un fenomeno diffuso.

I temi della Libertà, dell’Eguaglianza e della Democrazia sono stati impersonati in Italia da Bobbio, Cattaneo, Croce, Gobetti, Mazzini,Rosselli.
Mazzini contribuì a far emergere gli ideali di patria, (unita per storia, lingua e cultura) repubblicana, indipendente e libera”garante delle libertà individuali”, capace di colmare le disuguaglianze sociali usando le riforme fiscali. La sua Giovane Europa primo passo per costituire un’associazione idealizzata universale dei popoli, formata dalle nuove repubbliche liberali.
Carlo Cattaneo proponeva, per l’Italia una federazione di popoli in cui il Lombardo Veneto potesse ottenere riforme Liberali e autonomia rispetto all’Impero Austriaco, auspicava. gradualità nella costruzione della patria comune partendo da federazioni indipendenti.
Garibaldi l’eroe dei due mondi. Pur essendo la sua la figura più popolare e controversa del Risorgimento, non bisogna dimenticare che, pur in mezzo alle tormente di sangue e coraggio, ci sono in Garibaldi due costanti: la causa liberale e la rinuncia personale, che supera miserie, ferite e privazioni.
Gobetti, pur nella sua breve esistenza, è stato maestro di vita, di impegno morale a Torino, da sempre laboratorio politico avanzato, convinto sostenitore di Einaudi, con la sua curiosità giovanile, seguiva i problemi del proletariato e delle loro condizioni di lavoro dialogando e facendo dialogare Salvemini, Don Sturzo,Giustino Fortunato, Gramsci, per introdurre elementi di liberalità all’interno delle giovani istituzioni. Gobetti,considerato da Mussolini un sovversivo rivoluzionario da punire come i fratelli Rosselli,aveva capito che i protagonisti di una possibile rivoluzione liberale non potevano più essere i borghesi o la Chiesa ma i nuovi soggetti sociali: i proletari. É stato protagonista di un cambiamento possibile, uno sprone per i giovani che vogliono attuare il cambiamento,rinnovamento e ricambio dei gruppi dirigenti e della classe politica, ammodernamento dello stato e riforme istituzionali.
Il pensiero illuministico e la teoria della Liberazione dai soprusi di Adam Smith, Egel, Marx, Rousseau,hanno attraversato l’Europa componendo e ricomponendo popoli con nuove aggregazioni, alleanze, confini territoriali, e organizzazione interna. Nell’800 e fino agli inizi del 900 si è affermato in Europa e in America il pensiero liberale. Sono iniziate importanti conquiste sociali, e una maggior partecipazione alle decisioni ,da parte dei ceti meno abbienti e dei borghesi.
La carta francese dei diritti dell’uomo e la carta costituzionale di Filadelfia rappresentano i valori dell’umanesimo liberale e della capacità degli individui di darsi norme condivise.
Uomini come Madison Jafferson, Adenaur ,Cavour, De Gasperi Spinelli, Robert Kennedy, Gorbaciov pur con storie personali e provenienze diverse sono stati i migliori rappresentanti del pensiero Liberale e Democratico.

Nei primi anni del ’900 alla visione liberale dell’800 si è sostituita, in Europa, la visione totalitaria di potenze con mire espansionistiche continentali: il totalitarismo Sovietico, quello nazista , il fascismo in Italia e in Spagna e tanti altri ancora esistenti nel mondo. In Italia, dalla fine dell’800 e per tutto il 900 i partiti laici liberali, repubblicani, socialdemocatrici, liberalsocialisti che avevano dato un grande contribuito all’unità dell’Italia subito dopo l’approvazione della nostra Costituzione si sono frazionati,divisi rendendo poco incisiva la loro presenza nelle scelte dei governi fino a dissolversi nel ‘92 con il passaggio dal proporzionale al maggioritario. Oggi dobbiamo tutti quanti insieme capire dove sono le ineguaglianze, le ingiustizie e proporre delle soluzioni innovative per risolvere i problemi. Nei prossimi 50 anni si deciderà il destino dei popoli, delle nazioni, dei continenti e del nostro pianeta. La vera sfida globale si gioca sulla competizione non più nazionale ma continentale, America, Europa, Cina – India - Medio Oriente, sul controllo delle fonti energetiche,di tutti i mezzi di distruzione di massa, dei capitali, della conoscenza e delle informazioni, sulle soluzioni da apportare,per modificare in senso positivo, l’attuale cambiamento climatico e atmosferico.
Oggi che gli scenari in Europa e nel mondo stanno modificandosi, abbiamo il dovere di lavorare per un Europa più Unita, amica e non succube dell’America, un’Europa capace di far crescere la democrazia al proprio interno, capace di diventare in breve tempo Stato Federale (modello Americano) capace di affrontare il problema di una maggiore democrazia e libertà in Russia per coinvolgerla nel processo di allargamento evitando un progressivo isolamento che potrebbe rivelarsi fatale nella sfida globale.. Bisogna rafforzare l’identità Europea sui temi della difesa, sicurezza, delle politiche industriali, a partire da quelle relative alla ricerca e all’energia e dei diritti civili. Gli stati nazionali e sovranazionali hanno grandi difficoltà a governare i processi di mondializzazione i cui effetti creano grandi tensioni nei sistemi culturali, sociali ed economici dell'occidente. La globalizzazione ci costringe ad affrontare problemi che trascendono l'individuo e che sono radicati in un “noi”(nazione,comunità etniche, religiose,culturali)che precede l'affermazione dei diritti individuali. Ma la politica ed il diritto non devono abdicare di fronte ad essa ma sforzarsi di affermare posizioni per il riconoscimento dei diritti primari eguali tra tutti i cittadini del mondo e per estendere i principi dell'illuminismo europei. Oggi c'è il problema non solo dello sviluppo sostenibile ma della distribuzione delle risorse: consumiamo risorse naturali come se fossero beni gratuiti considerandoli come redditi mentre sono capitali; inoltre chiediamo ai Paesi in via di sviluppo di rinunciare a ritmi di crescita insostenibili senza adottare da parte nostra nuovi modelli di sostenibilità basati su parametri diversi da quelli dell'economia vigente. Crescita, benessere sociale, progresso civile sono sempre stati legati l'uno all'altro, sarà ancora così per il futuro? Basta evocare la necessità dello sviluppo sostenibile senza porsi il problema della redistribuzione delle risorse materiali e tecniche tra Paesi ricchi e paesi poveri? . la democrazia non si esporta con la forza ma è una conquista faticosa che poggia innanzitutto sul piano culturale. Il confronto e il conflitto si è dunque spostato su altri terreni.
La Politica di fronte all’accellerazione dei cambiamenti deve saper assumere decisioni in tempi rapidi per evitare situazioni di disagio e di vergogna come i rifiuti in Campania. Chi è chiamato dalla politica a ruoli amministrativi (dai Governatori ai Sindaci) deve realizzare sul territorio gli obiettivi oggetto del mandato ricevuto dai Cittadini, essendone capace politicamente e competente professionalmente, e deve saper assumere le corrette decisioni, non escluse le dimissioni qualora i vincoli esterni fossero tali da impedire il raggiungimento degli obiettivi. Di fronte alle nuove sfide il pensiero Liberale democratico e popolare va rimodulato e adattato ai bisogni di innovazione nell’organizzazione della politica e della sfera pubblica per smuovere le incrostazioni diffuse da un eccessivo statalismo E’ vitale per lo sviluppo del nostro paese ridurre la burocrazia, limitare l’ingerenza eccessiva sulle scelte politiche dei sindacati , dei potentati economici:Banche e assicurazioni.facendo crescere la dimensione delle piccole e medie imprese.

Oggi nelle democrazie avanzate, dell’informatica e della globalizzazione l’antagonista sociale non è più identificabile nella sfera della produzione e della mercificazione ma nelle scelte strategiche che fa la politica per risolvere i problemi e i nuovi conflitti tra :Impresa Pubblica e Privata, Grande Impresa o Piccola e media “Produttori e consumatori” –“ Elargitori di servizi e fruitori”.- “grandi infrastrutture, politica dell’accoglienza,politica energetica, dei rifiuti e abitanti dei territori”. Uomini e studiosi Americani ed Europei che affrontano in profondità questi temi sono i difensori del pensiero Liberale; oggi come Susan Okin, Gerard A. Cohen Siamo per una Repubblica Europea Federale che sappia promuovere una società giusta e regolata con diritti e doveri per i cittadini, che sappia valorizzare le risorse umane: i talenti, i territori, le tecnologie e che sappia portare avanti chi è rimasto indietro. Appoggiamo i partiti che lavorano per semplificare e per costruire anche con tappe successive un grande partito dei Democratici liberali riformisti in Italia e nell’Unione Europea che difendono i punti e i valori in cui crediamo in un sistema di alternanza programmatica L’Associazione è aperta a tutti coloro che si riconoscono nella tradizione riformatrice che a partire dal secolo scorso si è sviluppata nel nostro paese cattolica, democratica, liberale, repubblicana, socialista.