lunedì 9 febbraio 2009

Gabriele Prignano

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L'idea
'fissa'
del Premier.

Scritto
da Gabriele Prignano

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A Berlusconi non piace la Costituzione.
Non è una novità.

L’ha già dichiarato da tempo:
è una Costituzione sovietica
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Ammette anche, nemmeno troppo velatamente,
che la Democrazia,in fondo, gli fa schifo,
è troppo complicata, lo costringe ad un
impegno non facile e non tollerabile.
Lo ammette, ovviamente nei fatti, meno
a parole, anzi!
E come dargli torto se, per difendere anche solo
una minima parte del suo immenso patrimonio
Rete 4) lo si costringe all’immane fatica di
fare una legge ad hoc, che poi deve essere
approvata nientemeno che dai due rami del
Parlamento e, infine, addirittura firmata da
questa impropria figura di Capo dello Stato.
Ma il Capo non è forse solo lui?
Non è, cioè, chi, (malgrado sia costretto
ogni volta che ne ha bisogno a farsi Leggi
ad personam, che devono poi fare il solito
inutile tragitto “democratico”), le Leggi
poi le fa puntualmente e le fa persino
applicare con urgenza?
Ora ci prova col tragico caso Eluana,
dchiarando - con lo sguardo basso per la
verità, perché le bugie vanno dette bene
e nessuno deve poterti guardare negli occhi
- che lui è per la cultura della vita.
Infatti, tutti hanno visto quante copiose
lacrime versi giornalmente per le cosiddette
morti bianche e quanto si disperi per i massacri
dei palestinesi, delle morti nel Darfur e di
quanti milioni di bambini, di uomini, di donne
stramazzino stecchiti dalla fame in Africa, e
non solo in Africa. Odia le ingiustizie, lui.
Le intercettazioni, per esempio.
Mica è giusto ficcare il naso negli affari altrui.
Sommamente ingiusto, poi, se quegli affari
sono anche i suoi. E anche qui, allora, tocca
sempre e solo a lui intervenire, sobbarcandosi
alla solita, immane faticaccia della solita,
immane leggina ad hoc.
Forse che non sarebbe meglio, ad evitare tutto
ciò, far fuori del tutto la Magistratura, in
modo da semplificargli il lavoro e rendere più
spedito il suo cammino verso la Monarchia?
Perché lui re non ci è nato, ma ci vuol diventare,
costi quel che costi. Appunto come è diventato
imperatore di un grande regno fatto di reti
televisive, assicurazioni, banche, stampa, case
editoriali e affari vari partendo - come lui
stesso orgogliosamente dichiara - dal nulla,
cioè da zero e cioè da terra.

A nessuno di noi riuscirebbe mai di fare tanto
per una semplice ragione: perché non siamo Berlusconi.
Uno solo, pare, sia riuscito prima di lui a creare il
tutto dal niente.
Ma, dopo di Lui, soltanto ad un altro:
... a Berlusconi.



Ma per poter procedere su questo cammino e per
poter continuare a creare il tutto dal niente
c’è un piccolo, insignificante ostacolo:
LA COSTITUZIONE.

Facile sbarazzarsene, no?,
disponendo di una invidiabile maggioranza.

E che poi in Italia,ci sia ancora chi si
ostina a tenere in vita una Carta così
ingombrante e una democrazia così mal fatta
significa ben poco per il nostro Cavaliere,
attuale Premier e futuro Monarca.
Basta scavare. Già!
Si comincia a scavare - ma lo scavo,
purtroppo, è già cominciato da tempo e
non tutti se ne sono accorti.......
.....e si continua a scavare,
infatti, questa benedetta fossa,che
sia, però, abbastanza larga e profonda
possibilmente anche comoda ) da poter
contenere la Costituzione e non solo.
Ma anche tutti noi, che la rispettiamo
e difendiamo.

C’è un solo, piccolo particolare,
rappresentato dal fatto che,
in fondo, un tale gioco
non è mica tanto facile.

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Attento, perciò,
signor Presidente:
chi scava quella fossa
rischia di cascarci
dentro per primo.


Roma, 9 feb. 2009