venerdì 10 aprile 2009

facebookiani che scrivono

--15 febbraio


...IL FEDERALISMO?

...NO, GRAZIE!!!!!

...DI NINO LA ROSA

...Se facciamo lo sforzo di proiettare la nostra mente verso il futuro non possiamo fare a meno di vedere, prima o poi, la nascita dell’Europa politica, ovvero di una Federazione di Stati Europei con un’unica politica estera, un’unica politica militare, un’unica politica economica e soprattutto con politiche di spesa armonizzate ( leggasi welfare ovvero previdenza, sanità e istruzione, sistema di reti, ecc.).
Questa Europa per essere efficiente richiederà l’esistenza di singoli stati fortemente centralisti , pena l’intrecciarsi di reti burocratiche di vario livello che a quest’ Europa toglieranno capacità di rapida reazione alle sfide che già si presagiscono: centri specializzati prevedono che il PIL della Cina nel 2018 sorpasserà quello dell’Europa e nel 2040 (se non prima) quello degli USA .

E se alla Cina poi uniamo l’India (oggi gli studiosi di Geopolitica parlano di Cindia)……

Nonostante sia legge di natura da sempre che tutti organismi animati tendano ad aggregarsi in organismi più grandi, in Italia, da anni, una ben determinata forza politica (la Lega Nord) si affanna a rincorrere un “ fumoso federalismo” quasi secessionista che rischia di dividere la Nazione in 20 piccole Italiette egoiste e provinciali, non idonee, soprattutto, a sopravvivere sotto ogni aspetto al futuro che ci si prefigura.



Non c’è chi non veda in questo “federalismo”, oggi ancora all’ordine del giorno, un andare contro la logica della Storia ma soprattutto la vittoria di una parte politica cui stanno a cuore i propri interessi di bottega e quelli del proprio elettorato, ossia dei percettori di redditi elevati di una certa parte d’Italia, che tali redditi hanno lucrato grazie al lavoro ed ai consumi di buona parte degli italiani.




Chi si intende di Economia sa quali danni nascono da una visione striminzita dei fenomeni macroeconomici.

A questi aspetti economici si aggiungono poi gli effetti negativi sui sistemi scolastico, sanitario,ecc.

Andare contro la logica della Storia crea danni: ne tengano conto quanti si fanno incantare da chi vuole cambiare l’Italia.

Cambiare si deve,sì, ma in meglio, non in peggio.